WALTHER BRINGOLF PLATZ

La fontana è circondata da una pavimentazione di forma ellissoidale in granito rosso, parzialmente riciclato dal sito, per accentuarla come fulcro della piazza. La griglia di alberi (acero riccio, comune in città) garantisce il carattere (semi)privato dello spazio, come nei giardini monastici, rendendolo un luogo di pace e tranquillità, pur permettendo abbastanza flessibilità per accogliere attività contemporanee e soddisfare necessità moderne. La griglia tracciata sulla pavimentazione, simile a quelle già esistenti che segnano i muri di ciò che un tempo era il monastero, è pensata per far percepire al visitatore una memoria del luogo, ma essendo differente per materiale e aspetto, rivela che la sua essenza è un’interpretazione piuttosto che una documentazione.

La pavimentazione della piazza è immaginata simile a quella già esistente nella piazza e nell’area circostante per connettere la piazza al resto del centro storico: è composta da blocchi di granito grigio, più chiari al di fuori della griglia e più scuri all’interno, con spazi tra i blocchi per permettere al terreno di “respirare”, di assorbire l’acqua e far crescere la piccola vegetazione. Anche il perimetro dell’ellisse e la griglia tracciata sono realizzati in granito grigio scuro, sebbene differenti nelle dimensioni e nell’aspetto rispetto al resto. Il secondo strato – quello contemporaneo – deriva da quello storico: la forma ellissoidale della pavimentazione che circonda la fontana si alza in terza dimensione, diventando una panchina di colore giallo brillante – lo stesso presente nello stemma di Schaffhausen, per affermare e collegarsi all’identità della città.